SFATIAMO I MITI SUL/SULLA CONSULENTE SESSUALE
Seppur al giorno d’oggi si parla più liberamente della propria ed altrui sessualità, sono stata protagonista di una serie di episodi in cui si è fatta dell’ironia riguardo alla consulente sessuale e sul perchè avessi deciso di intraprendere tale strada.
Dal momento in cui non accade raramente, direi che risulta necessario sfatare qualche mito a riguardo:
Il/la consulente sessuale non è un/una “ninfomane”. Partiamo dal presupposto che chi decide di svolgere tale professione, non è necessariamente malatə di sesso e non per forza dovrà avere un’esperienza sessuale ampia e variegata.
Chi va in consulenza, non impara a “fare sesso”. Nessuno insegnerà mai il modo “corretto” per poter avere dei rapporti sessuali, bensì in consulenza si cercherà di capire, a seconda della situazione, come poter sviluppare un benessere e una sessualità positiva.
Non ci saranno delle esercitazioni pratiche sessuali. Andare in consulenza non vuol dire denudarsi davanti al/all consulente e tantomeno approcciare a pratiche sessuali con lei/lui o con eventuali partner.
Chiariti questi punti a mio avviso fondamentali, vorrei argomentare che il motivo personale che mi ha spinto a formarmi su tale area risulta nettamente differente da ciò che le persone possano pensare.
Lavorando con giovani adulti con problemi di tossicodipendenza in comorbilità psichiatrica, mi sono resa conto negli anni come vi sia una grande lacuna in merito alla conoscenza del proprio corpo.
Ho conosciuto molte persone che non avevano chiaro come fossero fatti i propri genitali, come si potesse rimanere incinta e come prevenire le infezioni sessualmente trasmissibili. Ciò mi ha fatta riflettere sull’esigenza dell’educazione sessuale, che dovrebbe sicuramente essere fatta fin da piccoli, ma che dovrebbe essere comunque tramandata anche alle persone adulte.
Per tale motivo ho deciso di formarmi per diventare esperta in educazione sessuale. Questo mi ha permesso di essere abilitata a fare dei veri e propri corsi per tutte le fasce d’età.
Successivamente ho deciso di continuare a formarmi come consulente sessuale in quanto mi sono resa conto di quante persone al giorno d’oggi vivano la propria sessualità con ansia e malessere.
Di conseguenza, per andare contro ai falsi miti elencati sopra, personalmente il/la consulente sessuale è un/una professionista che si è formatə in tale ambito per poter promuovere il benessere sessuale, per incrementare la conoscenza del proprio corpo permettendo alle persone di viversi più serenamente e per arrivare ad una sessualità positiva.
Pertanto potremmo concludere che tale figura risulta essere professionalmente inserita all’interno delle professioni d’aiuto e che non vi sia necessariamente qualche fantasia kinky dietro tale scelta.